Una Democrazia da proteggere, non mutilare: idee e ragioni per un no al Referendum del 20 e 21 settembre

Una Democrazia da proteggere, non mutilare: idee e ragioni per un no al Referendum del 20 e 21 settembre

Malgrado le difficoltà organizzative e i pesanti limiti imposti dalla normativa di contrasto e prevenzione del Covid-19 la serata organizzata da Open Fvg in favore del NO al referendum sul taglio dei parlamentari è pienamente riuscita.

Il pubblico era nel massimo consentito per la dimensione della sala (47 persone) e gli interventi hanno sottolineato l’importanza di opporsi a una riforma populista e sbagliata leggendone le ragioni sotto punti di vista diversi, che uniti assieme hanno consentito di costruire una visione ampia e multiforme.

L’incontro moderato da Alberto Vanin, coordinatore territoriale di Open Fvg, a visto gli interventi di Cucchini, Benigni, Carbonetto, Coppola e Lestani hanno infatti evidenziato nell’ordine il tema dei rischi per l’elezione di istituzioni di garanzia (come la presidenza della Repubblica) che potrebbero emergere con un parlamento più piccolo e controllabile; la messa a rischio della rappresentanza dei territori e delle minoranze, tra cui le donne, i giovani, le nuove facce della politica e le opposizioni; la continuità ideale di questo taglio con la visione autoritaria che vede nel Parlamento libero un ostacolo alla possibilità di influenzare la politica da parte dei grandi poteri esterni alle istituzioni; l’assenza di una riforma di ampio spettro che tocchi il funzionamento del bicameralismo e le modalità di elezione dei parlamentari e la rottura con la continuità ideale e politica con la grande visione democratica dei Padri Costituenti.

Nell’intervento di sintesi di Furio Honsell – seguito al dibattito con il pubblico – si è sottolineato come un parlamento meno libero e rappresentativo sia un parlamento più incapace di politiche innovative, perché l’innovazione è data anche dalla capacità di fare sintesi tra visioni diverse e che – non a caso – si è scelta come immagine dell’iniziativa quella di un puzzle incompleto, perché nel momento in cui vengono sottratte ed eliminate alcune piccole tessere, l’insieme risulta irrimediabilmente danneggiato. Honsell ha inoltre fatto presente l’importanza di una iniziativa pubblica da parte di Open su un tema così importante, lamentando come per eccesso di realpolitik troppe forze politiche di centrosinistra evitino di prendere una posizione chiara e netta su questo quesito.

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