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Sviluppoimpresa: spinta innovativa sia responsabile

“Questi giorni è in discussione un pacchetto di leggi per provvedere ulteriori ristori alle categorie colpite dalla crisi economica dovuta alla pandemia e la revisione della legge Rilancimpresa.
Entrambe queste leggi avranno il nostro sostegno anche perché la seconda riprende numerosi temi che erano stati oggetto di nostri ordini del giorno quali: la Silver Economy, il potenziamento delle Start Up e l’Open Technology. Intendiamo intervenire con ulteriori emendamenti per dare ulteriore slancio a queste ed altre tematiche. Il punto fondamentale deve essere quello di incentivare a innovare in modo da garantire maggiore sostenibilità ambientale. All’innovazione va imposto infatti un obiettivo nuovo di responsabilità e resilienza e superare il modello che vede l’innovazione come mero strumento per aumentare la produttività” ha dichiarato il consigliere regionale Furio Honsell di Open Sinistra FVG.

SviluppoImpresa: sospendere iter ordinario legge e avviare consultazione urgente

Il consigliere Furio Honsell di Open Sinistra FVG rivolge alla Giunta e al Presidente del Consiglio la richiesta che domani in occasione della discussione in aula del DDL 80, SviluppoImpresa, non si operi come se nulla fosse, prevedendo solamente qualche contributo alle imprese in difficoltà: “È opportuno sospendere l’iter ordinario di questa legge”, dichiara.

Honsell prosegue: “E’ fondamentale avviare una consultazione con i rappresentanti delle categorie economiche e le parti sociali, per rispondere a questa nuova grave crisi. Sarebbe surreale trattare i dettagli di un articolato che non tenga conto di questa preoccupante vicenda.”

Furio Honsell intende fare una richiesta in questo senso, domani mattina all’inizio dei lavori d’aula.

Legge-omnibus: aggiornamento dal Consiglio regionale

Nell’ennesima legge-omnibus presentata dalla maggioranza Fedriga sono previste agevolazioni e aiuti nei confronti di aziende che vogliano assumere dipendenti nel loro percorso di riemersione dalla crisi: peccato però che tali incentivi “possono essere concessi solo a fronte di assunzioni di soggetti residenti sul territorio regionale da almeno 5 anni”.

Lo scopo – ovviamente – è rendere la Regione un luogo inospitale per gli stranieri anche se in regola con il permesso di soggiorno e lecitamente residenti in Italia perché la mission di questa maggioranza è favorire la separazione, la discriminazione ogni volta che vi è l’occasione.

Ma questa norma, oltre che discriminatoria è improvvida e controproducente: si rende disincentivante assumere anche cittadini italiani residenti in altra regione che per qualche motivo (famiglia, opportunità di carriera) vogliano trasferirsi in FVG, oppure assumere un profilo ad alta qualificazione professionale grazie a una ricerca sull’intero territorio nazionale.

Ma per la maggioranza, quello che conta non è governare la Regione facendo scelte in linea con le necessità economiche e sociali del territorio, ma dimostrare il proprio zelo nei confronti del clima politico nazionale e fare quotidianamente la propria parte per rendere il Friuli Venezia Giulia una terra ostile e inospitale.