Contrastare la «furia distruttrice della destra» contro le politiche economiche e sociali del centrosinistra, ricostruire un clima di fiducia nei cittadini, in particolare tra quei settori popolari che dopo aver votato per le forze populiste sono stati abbandonati e vivono il disinganno, e prepararsi alle amministrative.Sono le conclusioni dell’incontro incontro organizzato ieri a Trieste fra una delegazione del Pd, formata dal segretario regionale Salvatore Spitaleri, dal capogruppo Sergio Bolzonello e dal vice Diego Moretti, e una delegazione di Open – Sinistra Fvg formata dal presidente regionale Giulio Lauri, dal consigliere di Open Furio Honsell, da Loredana Panariti e da Alessio Gratton. Obiettivo del vertice, rinsaldare l’unità dell’opposizione di centrosinistra sia in Consiglio soa nella società regionale e, come ha indicato Spitaleri, «ha registrato larghe convergenze sia sul giudizio politico sui primi mesi di governo della destra, sia sulle azioni da intraprendere per costruire un riscatto fin dalle prossime elezioni amministrative, che vedranno coinvolti oltre 100 Comuni. Ora dobbiamo lavorare insieme per aggregare forze sociali e civiche che ormai sentono la necessità di una nuova sinergia».«Pd e Open – ha sottolineato Bolzonello – hanno condiviso un primo bilancio sull’azione della Giunta Fedriga: oltre allo smontaggio delle principali riforme del centrosinistra, da parte della destra non si vede una strategia per rilanciare l’economia e alzare il livello di vita dei cittadini, nessuna proposta per rispondere ai bisogni dei ceti medi e degli strati più deboli, impoveriti e più precari».
Oggi due notizie molto tristi riguardanti il carcere di Udine: l’aggressione subita da uno psichiatra ad opera di un detenuto con forti problematiche comportamentali e il suicidio di un giovane transessuale straniero detenuto. Il carcere deve essere anche luogo di rieducazione e di recupero, come anche previsto dalla nostra Costituzione. Troppo spesso, invece, le nostre carceri sono luoghi abietti di violenza, dove la solitudine e l’emarginazione costituiscono una pena supplementare e non prevista da alcun codice, dove mancano adeguate tutele per chi lavora (come nel caso dello psicologo aggredito) o per chi vi è detenuto (come nel caso del suicidio).
Il sindacato autonomo di polizia penitenziaria (SAPPE) informa che solo nel primo semestre del 2018 vi sono stati nelle carceri italiane 24 suicidi e 585 tentati suicidio e molti di questi sono avvenuti per la carente sorveglianza imposta dai tagli di personale attuati negli anni e per l’assenza di una visione moderna e umana dello strumento carcerario.
L’amministrazione comunale di Udine negli ultimi dieci anni è stata costantemente attenta al tema della sicurezza e civiltà delle carceri anche grazie al lavoro del garante dei detenuti, il compianto Maurizio Battistutta. In tempi di retorica securitaria spinta e superficiale, Open Sinistra FVG ribadisce la propria posizione in favore di un sistema di pena non disumano e capace realmente di rieducare e reinserire nella vita civile chi si è macchiato – per colpa o debolezza – di un qualche crimine in un momento della propria vita.