Oggi in terza commissione è stato presentato il nuovo testo di legge sul tema della Solitudine, frutto del lavoro svolto in Commissione Ristretta per individuare una fusione tra la legge da me proposta, ancora nell’agosto del 2018 e il testo proposto dalla Giunta alcuni mesi fa. La mia proposta era frutto di un lavoro intenso e appassionato svolto con il concorso di psicologi ed esponenti del mondo delle associazioni, della scuola e del Terzo Settore. Mi sono confrontato diverse volte con l’Assessore Riccardi in questi mesi e sono lieto che siano stati recepiti gli aspetti di principio più qualificanti della mia proposta originaria. L’attuale intervento legislativo pur essendo più limitato ha però comunque il pregio di accendere l’attenzione su un tema troppo a lungo dimenticato. Pertanto intendiamo sostenere questo testo.” Ha dichiarato il Consigliere regionale di Open – Sinistra FVG Furio Honsell.
“Naturalmente non intendiamo giocare un ruolo passivo nelle prossime votazioni, ma riproporremo alcuni dei punti della nostra proposta non ancora recepiti – a partire dalle modifiche ipotizzate a seguito della drammatica esperienza della quarantena. Ma affinché questa legge possa essere davvero efficace e incidere sulle gravi dinamiche di solitudine che stanno emergendo nelle nostre comunità è necessario che nelle prossime leggi finanziarie vengano investite risorse importanti su questa legge. Solamente così tutti i soggetti coinvolti, enti locali, scuole, università, centri di ricerca ed enti di volontariato, potranno operare per contrastare la solitudine e l’emarginazione.”
Proponenti: HONSELL
Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
RICHIAMATA la Costituzione della Repubblica, in particolare gli art. 21 e 33 e 97, che affermano nell’ordine la libertà di pensiero ed espressione, la libertà di insegnamento e l’imparzialità dell’azione amministrativa;
CONSIDERATE le dichiarazioni pubblicate all’inizio del mese di agosto sui propri profili social e ribadite integralmente in varie interviste successive dalla Sindaca di Monfalcone Anna Maria Cisint, che annunciava l’istituzione di un “centro di ascolto” volto a individuare gli “insegnanti di sinistra” che “infesterebbero” le scuole e sarebbero responsabili – tra l’altro – di “essere critici” verso le politiche adottate dall’amministrazione comunale;
RITENUTO il linguaggio utilizzato dalla Sindaca fortemente offensivo non solo verso i lavoratori della scuola ma verso quell’ampia parte di cittadinanza che milita e vota a sinistra ed è parte integrante della società italiana e che un “centro di ascolto” rivolto solo al monitoraggio degli insegnanti di sinistra sia per definizione discriminatorio e apra inoltre la possibilità a forme di ritorsione da parte di genitori insoddisfatti per i giudizi ottenuti dai figli;
RITENUTO INOLTRE che la scuola debba essere sempre luogo di dialogo e confronto aperti e che non rientri tra i compiti del corpo insegnanti fare da megafono acritico alle scelte politiche di nessuna amministrazione;
VISTO lo straordinario risalto nazionale che le dichiarazioni della Sindaca di Monfalcone hanno avuto e il discredito che queste hanno prodotto sul buon nome e il prestigio del sistema delle autonomie locali regionale;
Tutto ciò premesso
Impegna la Giunta regionale:
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