Oggi, Furio Honsell, Consigliere regionale di Open sinistra FVG, ha presentato la Proposta di Legge n.124 “Norme per la promozione e la diffusione di sistemi di software libero, nonché per la trasparenza, l’accessibilità e la portabilità nella Pubblica amministrazione.” La conferenza si è svolta telematicamente utilizzando la piattaforma Open Source: BigBlueButton. Nel corso della conferenza stampa hanno preso la parola a Giorgio Favaro di Continuity, in rappresentanza delle aziende regionali che sviluppano software libero e Alain Modolo, Presidente dell’associazione di promozione sociale PN Linux User Group, che è l’associazione di riferimento a livello regionale per il software libero.
“Questa proposta di legge vuole promuovere l’utilizzo, lo sviluppo e l’educazione al software libero, per affrancare il nostro paese e le nostre amministrazioni dal colonialismo digitale di poche multinazionali, e sviluppare i principi della conoscenza aperta, e nuovi posti di lavoro qualificati”: ha dichiarato Furio Honsell.
“Da oltre 15 anni è stato approvato in Italia il codice per l’Amministrazione digitale, ma siamo ancora agli albori. Questa proposta di legge nasce da un dibattito con le aziende, le associazioni, le scuole, e le università. Permetterà di promuovere l’adozione e lo sviluppo di software non proprietario attraverso un’alleanza tra sistema pubblico, aziende e associazioni. L’esplosione di attività on line dovuta alle restrizioni per fronteggiare la pandemia, dallo smart working alla didattica a distanza ci ha consegnati nelle mani di pochi soggetti, esponendoci a rischi difficilmente valutabili, quanto alla riservatezza e la portabilità, nonché a futuri costi ingenti, quando le piattaforme oggi gratuite diventeranno a pagamento”, ha continuato Honsell: “solamente un forte sviluppo di software open source può trasformare la nostra regione da consumatore a produttore, con la conseguente creazione di posti di lavoro qualificati. La Regione deve darsi un piano triennale per l’Open source, d’intesa con le associazioni, favorire l’uso di software non proprietario e disincentivare quello che ci rende inconsapevolmente manipolabili”.
Giorgio Favaro di Continuity: “con il progetto comeinclasse.it, Continuity ha investito in soluzioni per la didattica a distanza basate sul software libero BBB fin da inizio pandemia creando eventi divulgativi e facendo comunità insieme alle associazioni più note del settore. È stato un piacere ospitare la conferenza stampa su una delle nostre istanze dimostrando così la versatilità e validità del software. Continuity è accreditata come fornitore AgID con il progetto comeinclasse.it. Nella nostra esperienza possiamo dire che non è la mancanza di aziende che sono in grado di dare alternative basate su software open source e rispettose della privacy, ma molto di più una reale collaborazione ed un piano strategico tra istituzioni e pubblica amministrazione. Questa proposta di legge penso vada nella direzione giusta coinvolgendo aziende, associazioni, pubbliche amministrazioni e rafforza la legge del Codice dell’Amministrazione Digitale già esistente.”
Infine, Alain Modolo, Presidente di PN LUG: “l’esperienza dell’associazione PN LUG spesso viene richiesta per l’utilizzo di dispositivi apparentemente obsoleti, resi tali solo dal software appesantito per farli invecchiare appositamente. Con l’utilizzo di software libero e sistemi Linux riusciamo a recuperarli dando al computer nuova vita, evitando il consumismo programmato. Le 4 leggi del software libero possono essere riassunti in una: condivisione. È questo il valore della nostra associazione che portiamo fra i nostri soci e nelle scuole con cui abbiamo collaborato come associazione di promozione sociale.”
Oggi in terza commissione è stato presentato il nuovo testo di legge sul tema della Solitudine, frutto del lavoro svolto in Commissione Ristretta per individuare una fusione tra la legge da me proposta, ancora nell’agosto del 2018 e il testo proposto dalla Giunta alcuni mesi fa. La mia proposta era frutto di un lavoro intenso e appassionato svolto con il concorso di psicologi ed esponenti del mondo delle associazioni, della scuola e del Terzo Settore. Mi sono confrontato diverse volte con l’Assessore Riccardi in questi mesi e sono lieto che siano stati recepiti gli aspetti di principio più qualificanti della mia proposta originaria. L’attuale intervento legislativo pur essendo più limitato ha però comunque il pregio di accendere l’attenzione su un tema troppo a lungo dimenticato. Pertanto intendiamo sostenere questo testo.” Ha dichiarato il Consigliere regionale di Open – Sinistra FVG Furio Honsell.
“Naturalmente non intendiamo giocare un ruolo passivo nelle prossime votazioni, ma riproporremo alcuni dei punti della nostra proposta non ancora recepiti – a partire dalle modifiche ipotizzate a seguito della drammatica esperienza della quarantena. Ma affinché questa legge possa essere davvero efficace e incidere sulle gravi dinamiche di solitudine che stanno emergendo nelle nostre comunità è necessario che nelle prossime leggi finanziarie vengano investite risorse importanti su questa legge. Solamente così tutti i soggetti coinvolti, enti locali, scuole, università, centri di ricerca ed enti di volontariato, potranno operare per contrastare la solitudine e l’emarginazione.”
Proponenti: HONSELL
Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
RICHIAMATA la Costituzione della Repubblica, in particolare gli art. 21 e 33 e 97, che affermano nell’ordine la libertà di pensiero ed espressione, la libertà di insegnamento e l’imparzialità dell’azione amministrativa;
CONSIDERATE le dichiarazioni pubblicate all’inizio del mese di agosto sui propri profili social e ribadite integralmente in varie interviste successive dalla Sindaca di Monfalcone Anna Maria Cisint, che annunciava l’istituzione di un “centro di ascolto” volto a individuare gli “insegnanti di sinistra” che “infesterebbero” le scuole e sarebbero responsabili – tra l’altro – di “essere critici” verso le politiche adottate dall’amministrazione comunale;
RITENUTO il linguaggio utilizzato dalla Sindaca fortemente offensivo non solo verso i lavoratori della scuola ma verso quell’ampia parte di cittadinanza che milita e vota a sinistra ed è parte integrante della società italiana e che un “centro di ascolto” rivolto solo al monitoraggio degli insegnanti di sinistra sia per definizione discriminatorio e apra inoltre la possibilità a forme di ritorsione da parte di genitori insoddisfatti per i giudizi ottenuti dai figli;
RITENUTO INOLTRE che la scuola debba essere sempre luogo di dialogo e confronto aperti e che non rientri tra i compiti del corpo insegnanti fare da megafono acritico alle scelte politiche di nessuna amministrazione;
VISTO lo straordinario risalto nazionale che le dichiarazioni della Sindaca di Monfalcone hanno avuto e il discredito che queste hanno prodotto sul buon nome e il prestigio del sistema delle autonomie locali regionale;
Tutto ciò premesso
Impegna la Giunta regionale:
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