UN NUOVO WELFARE REDISTRIBUTIVO E GENERATIVO PER TUTTI I CITTADINI DEL FVG

La nuova legge sul sostegno al reddito, ha fatto emergere una parte di popolazione fino ad oggi sconosciuta ai servizi sociali dei Comuni, che ci fa capire come la crisi abbia cambiato la composizione dei ceti sociali, rendendo esplicita l’entità delle nuove povertà. Queste derivano dal processo di impoverimento della classe media: fra i beneficiari della misura, e cioè nella categoria di coloro i quali vivono in condizioni di povertà assoluta, compaiono anche persone non disoccupate che pur avendo uno o più “lavori”, non riescono ad avere un reddito adeguato, e questo vale sia per la categoria dei nuclei monocomponenti sia per le famiglie, in particolare quelle più numerose.

Proponiamo dunque una legge volta ad estendere progressivamente la misura anche ai cittadini in condizione di povertà relativa.

L’introduzione del sostegno al reddito e l’applicazione del nuovo ISEE quale parametro di misura della situazione reddituale, inoltre, rende indispensabile uniformare fra loro tutti gli strumenti del welfare regionale. Andranno individuati criteri validi per tutti che evitino la sperequazione fra nuclei che usufruiscono sia del reddito che, ad esempio, della casa popolare, e nuclei che superano di poco la soglia per entrambi e, non ricevendo contributi, di fatto risultano svantaggiati rispetto ai primi.

Azioni concrete da varare:

  • Stabilizzare la misura di sostegno al reddito nel bilancio regionale;
  • Innalzare le soglie di reddito, estendendo e potenziando la misura aggredendo così anche la povertà relativa;
  • Uniformare fra loro gli strumenti di welfare (integrando il MIA anche con le agevolazioni per la casa e i trasporti pubblici);
  • Varare il nuovo piano del sociale che si attende da anni e che dovrà tenere conto della nuova misura e del nuovo sistema di welfare così ridisegnato;
  • Promuovere azioni per l’irrobustimento delle reti sociali.

Tutte le azioni verranno promosse in un’ottica di welfare generativo, ovvero un welfare che sia in grado di rigenerare le risorse (già) disponibili, responsabilizzando le persone che ricevono aiuto, al fine di aumentare il rendimento degli interventi delle politiche sociali a beneficio dell’intera collettività.