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Pdl 26: un commento sulla Legge approvata ieri in Consiglio

Open Sinistra FVG ha presentato ben ventuno emendamenti per arginare la pessima Proposta di Legge 26 e che non sono stati approvati. Esempio di magma legislativo che ha mescolato “favori elettorali” a norme di manutenzione della legislatura esistente. Il rischio che per soddisfare l'”amico” siano state aperte falle nei meccanismi di tutela dell’interesse pubblico è altissimo.

Per certo intanto vi è il fatto che i Consigli Comunali sono stati espropriati della sovranità sulle scelte urbanistiche, concedendo d’ufficio deroghe percentuali di ampliamento indiscriminate nelle aree commerciali e industriali.

Open FVG ha cercato di difendere il principio dell’autonomia dei Sindaci inutilmente.

Sono anche passate le norme tipiche di questa maggioranza di “caccia allo straniero” e di penalizzazione di chi invece ha raccolto le richieste dei Prefetti.

Ma il fatto politico più grave e più triste per questa regione è che una legge che verrà venduta come legge con provvedimenti urgenti per la competitività regionale di veramente innovativo non ha nulla. Nulla nei settori dell’energia o della sostenibilità che possono creare autentiche occasioni di lavoro. Amaramente si riconosce che l’unica urgenza era quella di soddisfare con miopia i propri bacini elettorali.

Intervento di Furio Honsell al Festival della salute globale

La definizione dell’OMS di salute intesa non solamente come assenza di malattia, ma come benessere fisico, mentale, relazionale ed emozionale è di fatto un programma politico, soprattutto per un ente locale. È ormai universalmente riconosciuto che i determinanti di salute non sono più solamente quelli prossimali,  legati alle caratteristiche biologiche o genetiche individuali o la qualità dei servizi socio-sanitari. Gli stili di vita, l’ambiente fisico e quello socio-economico incidono in modo decisivo non solo sull’aspettativa di vita, ma sulla qualità della vita degli anni che le conquiste della medicina ci permettono di vivere in più (More life to years rather than merely more years to life).  Per incidere su questi determinanti, detti forse impropriamente distali, ivi compresi quelli commerciali, si deve fare della salute la politica. La promozione della salute svolta in modo olistico, ecologico, in-tutte-le-politiche (health-in-all-policies), in-tutti-i-settori-della-società (whole-of-society approach) può diventare la stella polare per le città che vogliono interpretare pienamente quell’Illuminismo della Salute (Health Enlightment) che informa la rete delle Città Sane (WHO Healthy Cities Network

A fronte delle grandi sfide dell’Antropocene: l’urbanizzazione, i mutamenti climatici e quelli demografici, in primo luogo l’invecchiamento e l’inter-generazionalità, la salute è tema che permette le più ampie convergenze e alleanze. A questo fine va condotta un’opportuna e innovativa diplomazia della salute (health diplomacy), soprattutto a livello di municipalità. Ci sono vari livelli nei quali esercitarla: a livello di rapporti con enti sovraordinati (multilevel governance), a livello inter-municipale attraverso la partecipazione a progetti e reti transnazionali, a livello intra-municipale superando  l’inefficace struttura a canne d’organo che spesso domina l’organizzazione amministrativa. La caratteristica meno scontata, ma forse più importante, della diplomazia della salute, parte invece dalla consapevolezza che la salute non può essere promossa solamente dall’alto (top-down) oppure dal basso (bottom-up). Le amministrazioni devono invece sviluppare percorsi di innovazione sociale, di intermediazione, di brokeraggio sociale (middle-out) per coinvolgere tutti i settori. Devono operare irrobustendo, facilitando, integrando, stimolando in modo proattivo proposte che vengono dai cittadini, dal volontariato, dalla ricerca dal terzo settore e persino dal for profit. Infine, va tenuto conto anche dell’adagio “make the healthy way the easy way” ovvero “rendi la via della salute la via più accattivante”, sviluppando ogni progetto utilizzando un playful paradigm.

Oggi però è necessario considerare anche tutte le implicazioni di un nuovo determinate di salute che stenta a farsi strada a causa della deriva egoistica e opportunistica contemporanea. È un determinante che rende il sistema dei determinanti di salute un sistema retroattivo. È un determinante che ha un impatto politico decisivo. Il nuovo determinante di salute per ognuno di noi è LA SALUTE DEGLI ALTRI! I risultati delle analisi di Wilkinson e Pickett non lasciano dubbi. Tutti stiamo peggio nelle società dove non c’è equità. Anche il percentile dei privilegiati sta peggio nelle società dove non c’è equità in salute. Le società nelle quali c’è maggiore disparità sono le società meno sane rispetto a indicatori quali la salute mentale, l’uso di psicofarmaci, le recidive carcerarie, l’obesità, gli abbandoni scolastici. Non lasciare indietro nessuno oltre ad essere un principio etico è dunque anche importante in una logica utilitaristica. Per questi motivi l’inclusione sociale è un imperativo. I muri sono patologici, mentre i ponti sono pratiche di salute. L’antica piazza medievale italiana con la sua pluralità di punti di accesso, la mancanza di un centro prospettico, che proprio per questo diventa luogo di incontro inclusivo è dunque il modello di società sana.

In conclusione Non c’è salute se non c’è salute globale.

Nel febbraio del 2018 fu firmato il WHO Healthy Cities Mayors Consensus a Copenhagen che sintetizza mnemonicamente in 6P il progresso verso il quale tendere nel futuro: Persone (People), Partecipazione (Participation), Posti (Places), Prosperity (Prosperità), Pianeta (Planet), Pace (Peace).

Tutti i concetti presentati verranno illustrati con esempi di progetti, iniziative ed attività svolti a Udine, città che ha un ruolo importante nella rete WHO Healthy Cities dal 1998. Si presenteranno: Camminamenti, per il contrasto alle demenze e l’integenerazionalità;  Ginnastica dolce e Gruppi di Cammino per il contrasto alla sedentarietà; Il contratto della merenda per il contrasto all’obesità e l’educazione alimentare nelle scuole (Alimentare Watson); Pedibus per favorire il movimento nei bambini, l’invecchiamento attivo, gli stili di vita attivi e consapevoli dell’impatto ambientale; La notte dei lettori per la promozione della lettura e l’attività cognitiva; La giornata del PI Greco per la promozione dell’alfabetizzazione scientifica; Energia in Gioco per la promozione delle azioni positive al contrasto ai mutamenti climatici; L’urbanismo tattico per promuovere la mobilità sostenibile; No alla solit’udine per contrastare l’isolamento (Si accennerà anche alla nuova proposta di Legge Regionale per contrastare la solitudine); Screening odontoiatrico per determinare l’indice WHO dmft come proxy per la disuguaglianza in salute.

Ringrazio la dott. Stefania Pascut (Responsabile Ufficio Città Sane – Udine) per la collaborazione.

La violenza delle parole, le parole della violenza

Si trascura l’importanza e la gravità della comunicazione soprattutto via web improntata alla violenza verbale e alla discriminazione. Può avere effetti pericolosi quando si trasforma in bullismo o stalking, giungendo fino a indurre all’isolamento e al suicidio chi ne è vittima e – in linea di massima – un discorso pubblico improntato al rispetto reciproco, all’ascolto e alla ricerca di punti d’unione è fondamentale per connotare in modo civile un Paese.

Su questo tema e sul più generale tema del c.d. hate speech si è impegnata tra gli altri la senatrice Liliana Segre e di questo parleremo all’iniziativa di Open Sinistra FVG del prossimo 2 aprile, alle ore 17.30, c/o la Sede della Regione FVG in Via Sabbadini 31, Udine, in Sala Pasolini.

Discuteranno sul tema: Furio Honsell – Consigliere regionale Open Sinistra FVG, Augusta De Piero – già Vice Presidente del Consiglio regionale FVG, Giuliana Catanese – docente. Modera l’incontro l’Avv. Andreina Baruffini. Infine, in questa occasione, verrà presentata la mozione consiliare del Consigliere Honsell di sollecito al completamento dell’iter e dell’approvazione del Ddl nazionale S. 362 della Senatrice Liliana Segre di “Istituzione di una Commissione parlamentare di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”.

Presentazione della Pdl volta a contrastare il fenomeno della Solitudine

Abbiamo presentato questa mattina a Udine la proposta di legge di cui sono primo firmatario volta a contrastare il fenomeno della Solitudine. La proposta di legge è stata elaborata con il supporto e il consiglio di esperti del settore ed è stata fatta propria anche dalle consigliere Maria Grazia Santoro e Simona Liguori a nome dei rispettivi gruppi.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione abbiamo avuto modo di sottolineare come quello della solitudine sia forse il vero “male della modernità” e come colpisca in modo indiscriminato tutti i ceti e le fasce di età ma sia particolarmente grave tra gli anziani e gli adolescenti e che come una maggiore conoscenza del fenomeno e la definizione di efficaci strategie di prevenzione e contrasto rappresentino un passo necessario verso una società più inclusiva e solida.

La proposta di legge ha avuto nella giornata di ieri il parere ampiamente positivo del CAL e sarà discussa dal Consiglio Regionale alla fine di questo mese.

SCARICA QUI LA PROPOSTA DI LEGGE