Su mozione Honsell sull’autodeterminazione nel fine vita

Su mozione Honsell sull’autodeterminazione nel fine vita

Qui sotto il comunicato stampa a mia firma e di Raffaella Barbieri (Cellula Coscioni di Udine) sulla mozione che ho presentato stamani sul tema dell’autodeterminazione nel fine vita.
“Oggi ho presentato in Consiglio regionale una mozione che affronta il tema dell’autodeterminazione nel fine vita. La raccolta di oltre un milione di firme a cui ho partecipato anche in prima persona per l’indizione del referendum abrogativo richiedente la soppressione parziale dell’art. 579 del Codice penale è stata ritenuta inammissibile dalla Corte non per ragioni di merito ma per imperfetta formulazione del quesito. La Legge 219/2017, sul consenso informato e le disposizioni anticipate di trattamento (DAT), è stata una grande conquista per il nostro Paese, conseguita grazie anche ad autentici eroi civili come Beppino Englaro e il comportamento responsabile della città di Udine nel 2009. Rappresenta però solamente un primo passo verso l’affermazione del diritto ad una morte dignitosa e il rispetto delle volontà individuali”: così si esprime Furio Honsell, consigliere regionale di Open Sinistra FVG.
Prosegue Honsell: “La Sentenza della Corte Costituzionale, n. 249/20019, in riferimento al caso Cappato – Dj Fabo, ha introdotto il diritto ad accedere alla morte medicalmente assistita tramite suicidio assistito e ha stabilito una serie di azioni che anche le Regioni devono attuare al fine di dare concreta attuazione al dispositivo, in particolare in merito alle condizioni e alle modalità di esecuzione di tali procedure. Lo stesso Ministero della Salute è intervenuto sulla materia attraverso una nota indirizzata alla Conferenza Stato-Regioni in merito all’attivazione delle strutture regionali del SSN. Con questa mozione desideriamo impegnare la Giunta ad attivare una vasta campagna informativa relativamente alla legge 219/2017 e ai suoi strumenti, a predisporre tutte le procedure indicate dalla Corte Costituzionale”.
Raffaella Barbieri (Cellula Coscioni Udine) interviene sulla mozione: “Abbiamo richiesto a tutti i Comuni dell’ex provincia un accesso agli atti e abbiamo concluso una mappatura delle Disposizioni Anticipate di Trattamento depositate: prendendo ad esempio Udine che conta quasi 100.000 abitanti, abbiamo constatato che le Disposizioni depositate sono solo 523; questo ci appare strano considerando che quasi 30.000 persone in Regione hanno sottoscritto la richiesta di Referendum Eutanasia Legale e viste le continue richieste che riceviamo da parte di tante cittadine e cittadini sulle modalità di deposito”.
“Riteniamo che in Regione ci sia una scarsa informazione sul tema: molti Comuni nemmeno segnalano il servizio nei loro siti web ed in alcuni casi le informazioni non sono esaustive. Chiediamo pertanto alla Giunta Regionale di predisporre sul territorio una campagna informativa capillare per permettere alla popolazione di conoscere le modalità di accesso a questo servizio, nel frattempo ci stiamo muovendo per istituire uno sportello informativo rivolto ai cittadini. La campagna referendaria sull’Eutanasia Legale ha smosso le coscienze, è tempo che la politica regolamenti la tematica senza restringere diritti già acquistati con la sentenza della Corte Costituzionale del 2019. Appoggiamo pienamente la mozione presentata dal consigliere regionale Honsell. Il testamento biologico approvato nel 2017 è una conquista importante e permette di decidere i trattamenti sanitari ai quali essere o non essere sottoposti in caso di incapacità ad esprimere il proprio consenso, depositando il documento legale presso l’Ufficio di Stato Civile del proprio comune di residenza”: ha concluso Barbieri.

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